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                                                  L'allegra Combriccola Del

Bar Centrale

 

                                          

Uno strampalato barista, l'avvenente ragazza del “tiro al bersaglio”, due acide e ridicole zitelle, il professore smemorato, l'artista fallito, la fornaretta del paese, l'ex attivista del Fascio, la sua terribile donna, tre giovani ragazzi, il burlone del paese, il musico della Banda di Vicenza: questi sono i variopinti avventori del BAR CENTRALE.

 

La vicenda della commedia ruota intorno ad un equivoco: il musico che arriva in paese con la BANDA MUSICALE DI VICENZA è o non è il figlio illegittimo della moglie “fedifraga” di quel tale Lino Dal Pozzo che fa tanto il duro al Bar Centrale? Si vanta di aver ripudiato la moglie che lo aveva tradito mentre lui, camicia nera, si trovava in Etiopia, ma in realtà ora si fa comandare a bacchetta dalla nuova compagna Gioietta, donna terribile, che lo va a “pescare”al bar, per rimproverarlo duramente difronte a tutti, alludendo spesso con tono minaccioso a quello che potrebbe succedere all'imminente arrivo di quella Banda Musicale diVicenza e di quel famoso musico...

 

E la figlia, poi, lo sa che si sta innamorando di quel musico che potrebbe essere proprio suo fratello?

Ah!...Le due zitelle si leccano i baffi di fronte a tanta “tela da ricamare”...Ma non meno scalpore susciterà l'inaspettata infatuazione del barista per quella Luana, del tiro al bersaglio, per la quale perderà letteralmente latesta fino a farsi fregare anche una bella sommetta...Pettegolezzi, insinuazioni, chiacchiere e battute piccanti rimbalzano tragli avventori e il barista, indispensabile punto di riferimento; per tutti quasi un parente e per qualcuno un vero e proprio confidente.

Tra sospetti ed equivoci, la vicenda, dal sapore tragicomico,finirà con unepilogo a sorpresa…Piccole-grandi storie di paese, di pettegolezzi, pasticci e impicci...Storiedi uomini e donne semplici, appartenenti a quegli “anni sessanta” chericordiamo con tanta nostalgia, perché, nonostante tutto, si potevaancora credere e sperare in qualcosa di positivo...

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